Quando vedo Roma vedo mia madre. È così da quando lei è morta”. Una sera d’estate di molti anni fa: la città è deserta, è in corso la finale del campionato del mondo di calcio. Una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia, nel buio della notte, attraversa Roma: vuole trovarla e salvarla. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una Roma senza tempo. Così può vedere di nuovo sua madre che emerge dall’oscurità del Tevere per volare verso Amor, “il pianeta della cura” circondato dall’acqua e dove le vie, le piazze, le fontane ricordano quelle di Roma e gli animali sono liberi di circolare.

Domenica 3 dicembre ore 18:45, Sala 1

Sergio Guataquira Sarmiento

Virginia Eleuteri Serpieri (Roma 1974) è regista di film artistici di ricerca e documentari. Dopo il diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma in tecnica del suono e la laurea in Lettere all’Università degli Studi La Sapienza, si dedica all’arte delle immagini e dei suoni esplorando diversi linguaggi e supporti, dall’uso della pellicola super8, alla computer grafica. Realizza diversi cortometraggi e un mediometraggio documentario “My Sister is a Painter” (2014), dove indaga la memoria e la visione attraverso l’opera pittorica di sua sorella Lisa. “Amor” è il suo primo lungometraggio per il quale ha ricevuto il Premio Solinas Documentario per il Cinema 2019.