È possibile che un intero popolo non abbia parole per descrivere l’amore? Il regista Sergio Guataquira Sarmiento, discendente di una comunità indigena colombiana quasi estinta, parte per incontrare i Cácuas e parlare con loro d’amore, di sentimenti, e del loro senso di solitudine. Così facendo, egli stesso si riconnette con la propria identità indigena. Con umorismo e tenerezza i Cácuas cercano di insegnare a Sergio cosa significhi essere un nativo. Questo film comincia come una ricerca iniziatica, e diventa la radiografia emotiva di un intero popolo. 

Sabato 2 dicembre ore 19:15, Sala 1

Sergio Guataquira Sarmiento

Sergio Guataquira Sarmiento è nato a Bogotà il 5 aprile 1987. Non c’era nulla che facesse presagire un interesse per il cinema, eppure a 19 anni lascia il suo Paese per l’Europa, con un visto da studente, per iscriversi alla scuola di Belle Arti di Poitiers. È stato durante gli studi che si è avvicinato al cinema e ha superato con successo l’esame di ammissione allo IAD in Belgio. Nel 2018, il suo film di diploma, “Simon pleure” è stato presentato in numerosi festival. “Adieu Sauvage” è il suo primo lungometraggio. Sergio attualmente vive a Bruxelles, in attesa di un permesso di soggiorno definitivo.